La valle del Giovenco
LA VALLE DEL FIUME GIOVENCO
difficoltàItinerarionazioneregioneprovinciainteresse
Impegnativo Fosso S.Giorgio ScaleraItaliaAbruzzoL'AquilaPaesaggistico
PartenzaAltitudineArrivoAltitudinekmtempodislivelloquota max
Pescina730Pescina730363 ore9001430

Questo itinerario permette di ammirare dall'alto la Valle del fiume Giovenco (breve corso d'acqua che nasce nei pressi di Bisegna e raggiunge la Piana del Fucino attraversando Pescina), risalendone il fianco nord fino al valico dell'Olmo di Bobbi, punto di passaggio fra la Marsica e la Valle Peligna. Proprio i panorami sono il punto forte di questa escursione, potendo far correre lo sguardo su tutta la Piana del Fucino, e sui massicci montuosi più vicini (Sirente, Velino, Marsicano) e lontani (Gran Sasso, Morrone-Maiella).
Il giro parte da Pescina (730 m): dalla Piazza Mazzarino imbocchiamo la Provinciale per Ortona dei Marsi che seguiamo in salita pedalabile per 7.3 km fino al bivio (m 928) con la Provinciale per Sulmona e Scanno. Qui si svolta a sinistra e sempre su asfalto pedaliamo in salita per altri 3.2 km fino ad incontrare una sterrata sulla destra con una sbarra (m 1096, km 10.5). Questa sterrata forestale contornata da abeti di rimboschimento sale a tornanti sul lato nord del Vallone San Giorgio, profondo e spettacolare solco scavato da un torrente sul fianco della Serra Palancara. Dopo 2.7 km di salita progressiva, a tratti impegnativa (fondo ghiaioso) si arriva a quota 1400 m, dove la sterrata si fa pianeggiante: siamo quasi in cresta, ed alla nostra destra siamo sull'orlo del precipizio; il fondo del Vallone si trova quasi 200 metri sotto di noi, in verticale. Il panorama sul Fucino è stupendo.
Dopo circa 1 km di pianura si rientra nella gola e si ricomincia a salire su un bel sentiero a tratti erboso: si tralascia una prima deviazione a destra per poi subito dopo (m 1430, km 15) abbandonare la sterrata principale per svoltare a sinistra. Una secca rampa in salita di 300 m porta al valico. La strada continua a salire sulla destra, ma noi invece scendiamo sul fondo del sottostante Fosso Palancaro (alcuni tratti di discesa ripida e tecnica). Questa veloce discesa è lunga 2.5 km (tralasciare deviazioni a destra) e riporta sulla Provinciale per Scanno 1 km dopo il punto dove l'avevamo lasciata (m 1150, km 18.5). Giriamo a destra sull'asfalto, proseguiamo in facile salita per altri 2 km e al valico attraversiamo la Galleria Olmo di Bobbi (250 m di lunghezza, non illuminata: attenzione alle sporadiche automobili!).
Subito dopo il tunnel imbocchiamo una sterrata sulla sinistra (m 1212, km 20.5). La salita lungo la Valle Melo è all'inizio impegnativa, poi dopo il primo km (evitare 2 deviazioni sulla destra) spiana per un breve tratto, quindi riprende a salire verso la cima del Monte Selva, contrassegnata da numerosi ripetitori TV ed antenne per Telefonia. Dopo una rampa sassosa giriamo a sinistra, evitando di raggiungere le antenne, quindi al bivio successivo prendiamo a destra, saliamo ancora un pò fino ad arrivare ad una sbarra (m 1320, km 23). Abbiamo praticamente aggirato la cima della Montagna e ci troviamo appena più in basso. Anche da qui si gode un panorama invidiabile, a 360°. La discesa che comincia qui è bella e veloce, anche se qualche tratto è esposto ed a tratti sassoso. Dopo 2 km si arriva ad una sella (m 1200, km 25) dalla quale si può vedere sulla destra la valle Subequana, con i borghi di Castel di Ieri e Goriano Sicoli. Noi svoltiamo invece a sinistra e continuiamo a scendere la Valle di Carrito. Dopo un km, in prossimità di un grosso masso sulla destra c'è la Fonte Maiora (sempre ricca di acqua fresca!). La discesa continua nel bosco su una sterrata larga e dal fondo buono. Dopo un km dalla fonte è consigliabile evitare di proseguire sulla sterrata principale (che comunque conduce a Carrito) per svoltare a destra (m 968, km 27). Questa nuova sterrata, più stretta, si tiene alta e panoramica sul fianco della valle per sbucare 2 km dopo sulla strada asfaltata che raggiunge le case più alte del borgo di Carrito (m 975, km 29). Qui si può svoltare sia a destra che a sinistra, tanto la strada raggiunge comunque in discesa il passaggio a livello sulla ferrovia. Si attraversa tutto il paesino e, svoltando a destra per il Cimitero, si raggiunge la Provinciale Pescina – Ortona percorsa all'andata, all'altezza del borgo di Rivoli (m 857, km 31). Dopo altri 5 km stavolta in discesa si ritorna a Pescina (Km 36).
VARIANTE
Innanzitutto si può variare il punto di partenza. Se con la macchina si arriva fino a Rivoli, il percorso si abbrevia di 10 km ed il dislivello in salita si abbassa a 750 m, rendendo l'escursione di media difficoltà.
Una variazione interessante, consigliabile per il panorama che si può apprezzare, prevede di raggiungere la zona di Colle del Ciglio. Una volta risalito il Vallone San Giorgio, invece di svoltare subito a sinistra per il Fosso Palancaro, si prosegue ancora sulla sterrata principale, che si tiene in quota ancora per qualche km. In salita si arriva sul lato destro di una prateria di alta quota (Campo Castino, m 1480). La sterrata si mantiene sulla destra senza raggiungere le altre tracce ben evidenti sul lato opposto, quindi piega seccamente sempre a destra e raggiunge Colle del Ciglio (m 1470), ottimo punto panoramico sulla Valle del Giovenco ed i suoi paesini (Ortona, Aschi, Cesoli, Sulla Villa, S. Maria, S. Sebastiano). Le strade forestali sono tutte senza sbocco, quindi a ritroso ritorniamo al bivio dove si prosegue per Fosso Palancaro. In totale si aggiungono 5 km e 100 metri di dislivello.