Percorso sul Sirente
PERCORSO SUL MONTE SIRENTE
difficoltà Itinerarionazioneregioneprovinciatipologia
ElevataIl monte SirenteItaliaAbruzzoL'Aquila Cross country
PartenzaAltitudineArrivoAltitudinekmtempodislivelloquota max
Collarmele850Collarmele850625 h 30 m13001500

Il percorso sul Monte Sirente è uno dei più belli del Centro Italia nella bellissima Area Faunistica dell'Anatella.
Chi lo conclude si sente quasi un eroe.

Il massiccio del Monte Sirente (2.347 metri di altitudine) è tra i più imponenti dell'intero Appennino, con una linea di cresta lunga circa 10 chilometri, e si estende da Rocca di Mezzo a Col1armele. Il periplo su strada è uno dei giri classici dei cicloamatori marsicani, ma pochi conoscono il corrispondente giro completo in Mtb, uno degli itinerari più lunghi del Centro Italia. Basti dire che comprende un tratto di più di 20 chilometri di sottobosco. E quando si esce dalla faggeta non si può fare a meno, di emozionarsi ammirando il panorama della 'dolomitica' parete nord del Sirente, con i suoi impervi valloni (impegnativi itinerari di sci-alpinismo). L'itinerario prende il via da Collarmele (850 metri): alla fine del paese, subito dopo, il cimitero imbocchiamo a sinistra una sterrata in discesa che subito dopo risale fra campi coltivati. Si prosegue sempre dritti, oltrepassando un quadrivio con una croce (900 metri, chilometri 2,7), poi un breve tratto di discesa e quindi una rampa di, soli, 200 metti, ma molto 'cattiva'. Si raggiunge quindi la strada asfaltata di collegamento fra Cerchio e Aielli, e dirigendosi a destra, si arriva poco dopo a quest'ultimo paese (metri 1.000, chilometri 5). Dalla piazza principale ci si dirige verso la Torre di avvistamento, quindi verso sinistra fino a scendere a fondovalle. In prossimità di un quadrivio con una fontana (metri 950, chilometri 6), si svolta a destra per iniziare la lunga e progressiva salita verso Ovindoli. La sterrata sale a larghi tornanti sul fianco del Monte Secina, a breve distanza dalle spettacolari Gole di Celano. L'ultimo tratto è il più impegnativo e conduce allo spettacolare passaggio fra, le rocce di Vado Castello (metri 1.515, chilometri 15): la salita è lunga quindi quasi 9 chilometri, con una pendenza media del 6,5 per cento. Raggiunta la sterrata di fondovalle si svolta a destra (altrimenti si percorre il periplo della valle, d'inverno pista di fondo) fino ad arrivare alla strada asfaltata SS5 bis, nei pressi delle ultime case di Ovindoli (metri 1.320, chilometri 23). Si prende a destra verso L'Aquila fino a raggiungere in pianura, il borgo di Rovere (metri 1.335, chilometri 28). Dalla piazza di Rovere si imbocca a destra una stradina asfaltata in direzione del Cimitero (seguire le indicazioni per Anatella) fino ad arrivare nei pressi di un ponticello dove si svolta a destra per una, sterrata che scende alla piana del Campo di Rovere. Si percorre quest'ultima fino a risalire con due tornanti ed entrare nella magnifica selva dell'Anatella. Percorrendo questo splendido sentiero di sottobosco in salita non durissima si arriva all'Area Faunistica Anatella, non distante dall'omonima Fonte (metri 1.370, chilometri 33). Il recinto può essere costeggiato da entrambi i lati se lo lasciamo alla nostra sinistra, dopo aver percorso un breve tratto in ripida discesa su traccia incerta (sempre pero col recinto a 3 metri), si incontra la sterrata e si svolta a destra. In discesa, sempre immersi in un fantastico bosco si raggiungono rapidamente i Prati del Sirente (metri 1.135, chilometri 38) dove si incontra la strada asfaltata provinciale Rocca di Mezzo-Secinaro. Questo è il punto migliore per contemplare la bellissima parete Nord del Sirente, che a differenza del versante Sud (quello che si affaccia sul Fucino) appare molto aspro, simile alle vette delle Dolomiti. Si svolta a destra sull'asfalto, ma dopo solo 300 metri si lascia il bitume per dirigerci ancora a destra nel bosco (località Schiappare e Fritto). Dopo 3 chilometri di salita (metri 1.250) si incontra un bivio dove proseguiamo verso destra; superiamo una breve ma difficile rampa (sempre all'ombra...) ed usciamo all'perto sul Piano di Canale, che percorriamo tutto fino alla Fontana omonima, che rimane qualche metro più in basso della sterrata, in corrispondenza di un'area picnic (metri 1.360, chilometri 44). Da qui si ricomincia a scendere, prevalentemente allo scoperto con panorama sull'ampia Valle Subequana. Ci sono ben 7 chilometri di veloce discesa fino a raggiungere una strada asfaltata in disuso (metri 1.025, chilometri 51). Si prende a destra in salita prima asfaltata e poi sterrata fino al valico (metri 1.190, Chilometri 54) che si affaccia sul Piano di Baullo, isolato luogo frequentato da San Francesco d'Assisi. Si percorre la sterrata che costeggia il piano e che poi scende velocemente. Si oltrepassa la Fonte di Cituro e si percorrono gli ultimi chilometri su asfalto fino ad imboccare la SS5 in discesa già in vista di Collarmele.

Emidio Di Cicco